APERTO A NIZZA MONFERRATO IL CENTENARIO DI MADRE DAGHERO

24, ricorrenza mensile di Maria Ausiliatrice, protettrice ed esempio della sua vita donata, e Nizza, la casa tanto amata a cui ritornare dopo innumerevoli passi di quattrocento viaggi in quattro continenti a incontrare le sue figlie, per “Vederle con i propri occhi, toccare con mano e guidare, condividere, incoraggiare per la durata dei 43 anni del suo illuminato e saggio governo dell’istituto.

Sì, anche spazi e date hanno la loro poesia provvidenziale, e proprio l’ispettoria IPI a Nizza – Casa Madre, il 24 febbraio 2024 apre le celebrazioni per il centenario della nascita al cielo di madre Caterina Daghero, prima successora di Madre Mazzarello, che con creativa audacia e saldo radicamento nel carisma ha lanciato le FMA che si moltiplicavano ad aprirsi ai mille bisogni del secolo che si chiudeva e del nuovo che si apriva. Terre e opere nuove, sempre con lo sguardo fisso al Vangelo, a don Bosco, alle giovani. Le exallieve, i piccoli dei giardini d’infanzia, le missionarie, le suore malate, le giovani lavoratrici e le ragazze dell’oratorio festivo, i parenti delle suore e i sacerdoti, gli emigranti e i funestati dalla guerra Mondiale e da quella dei Balcani

Il cuore grande di maternità, di consolazione  e di comprensione, il tratto semplice di madre Caterina che apriva alla confidenza, la sua fiducia incrollabile nella Provvidenza e nella missione di salvezza affidata,accoglieva tutti e a tutti donava, per ”

Sarà stata contenta, pur nella sua umiltà, madre Caterina oggi? Crediamo di sì!

Il vescovo della diocesi di Acqui, mons. Luigi Testore, la vicaria generale delle FMA, sr Maria del Rosario Garcia Ribas, la consigliera per la formazione sr Nilza Fatima de Moraes, autorità civili (fra le quali il presidente della provincia di Asti, Maurizio Rasero, i Sindaci di Nizza Monferrato e Cumiana, Simone Nosenzo e Roberto Costelli), Ispettrici d’Europa, maestre delle novizie, suore e laici, exallieve e Salesiani Cooperatorihanno affollato fin dal mattino Casa Madre.

Erano presenti anche i trisnipoti di madre Daghero: Sandra e Roberto Costantino.

Il cordiale incontrarsi in aria di famiglia si è unito al rigore della ricerca e alla passione dell’approfondimento che i numerosi partecipanti hanno apprezzato nella mostra storica allestita con arte ecompetente attenzione da sr Angela Marzorati, nelle relazioni di sr Piera Cavaglià, sr. Maria Concetta Ventura, sr Grazia Loparcoe sr Paola Cuccioli, nella nuova biografia a cura di Angela Bertero: Il coraggio di sognare il futuro, nell’omaggio musicale del coro S. Bernardo di Novara, diretto da Maria Dina Bertotti, che ha concluso la giornata.

Tutti hanno contribuito a far conoscere e un po’ meglio e un po’ di più questa figura, lasciandoci con il desiderio di leggere le sue innumerevoli lettere e ancor più di chiedere il suo aiuto. Madre Caterina, tanto facile a commuoversi e ad agire per soddisfare ogni richiesta, ci guiderà a vivere come lei nella compassione e nella condivisione, come ci insegna, per: “Essere all’avanguardia nella carità”.

sr Elena Morganti