Sono molte le realtà educative in cui operano le Figlie di Maria Ausiliatrice: scuole, centri di formazione professionale, oratori, associazioni sportive e culturali, volontariato…. Se ne occuperà con un’ampia riflessione il Convegno internazionale organizzato dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium “L’apporto delle FMA all’educazione (1872-2022). Percorsi, sfide e prospettive”, in programma dal 25 al 30 settembre 2022 a Roma. Noi puntiamo l’obiettivo su tre esperienze di frontiera a Torino: quelle del VIDES Maìn nel quartiere Vallette, una delle zone di maggior immigrazione dal Sud negli anni 60, dell’Associazione 2PR a Porta Palazzo, caratterizzata dalla presenza multietnica dei suoi abitanti, del progetto A3 nel cuore della città, proprio di fronte alla chiesa della Consolata, uno dei più antichi luoghi torinesi di devozione a Maria. Tre zone diverse, unite dall’intento educativo della pedagogia salesiana al femminile. Il VIDES MAÌN (Volontariato Internazionale Donne e Sviluppo) che porta il nome con cui era chiamata familiarmente la giovane Maria Mazzarello, è partito negli anni 90 da una piccola presenza – guidata sr Angela Cardani, morta qualche anno fa – lavorando nei cortili, negli androni, per le strade e accanto alle panchine dove erano presenti i giovani che sentivano il peso di un quartiere che li ghettizzava e li etichettava come delinquenti. La proposta educativa è passata inizialmente dal teatro, capace di portare alla luce i talenti e tutto il buono, il bello, il grande che c’è in ciascuno. Oggi, in rete con territorio, raggiunge migliaia di bambini, ragazzi e donne valorizzandone il protagonismo, proponendo svariate attività e andando incontro anche alle povertà materiali dei residenti.
L’Associazione 2 PR (Prevenzione e promozione) opera dal 2006 a Porta Palazzo con il progetto Aperta-mente cittadine che ha l’obiettivo di sostenere le donne più fragili perché straniere o perché impigliate nelle maglie dello sfruttamento sessuale, oppure recluse fra le mura domestiche da una mentalità maschilista, tutelandone la dignità anche attraverso l’indipendenza alla quale una maggiore cultura può portare. Testimoniano sr Paola Pignatelli e sr Julieta Jõao: “Accogliere, accompagnare e promuovere sono lo spirito del progetto che proietta verso l’autonomia evitando la dipendenza e l’assistenzialismo”. Le attività sono lo studio della lingua italiana (riconosciuto dai CPIA), i laboratori di cucito, ricamo e uncinetto, oltre al baby parking che permette alle mamme la frequenza alle varie proposte. L’ultimo arrivato è il progetto A3, nato dalla collaborazione tra più realtà educative che si riconoscono nella spiritualità e pedagogia salesiane e il Comune di Torino. Dal confronto è emersa la necessità di sperimentare una nuova forma di accoglienza verso la fascia di età fra i 18 e i 21 anni che risulta avere, anche in base alle statistiche, meno opportunità rispetto ad altre. Da marzo 2022 sono state aperte le porte della Casa della Giovane di Via Carlo Ignazio Giulio 8 con l’obiettivo di Accogliere e Accompagnare verso l’Autonomia (da qui la denominazione A3) sei ragazze attraverso un’esperienza di coabitazione educativa solidale. Le giovani sono seguita da un’equipe di professionisti nel prendersi cura di alcune aree della propria vita: la storia personale, il progetto formativo/lavorativo, le relazioni, la gestione del tempo e delle risorse economiche, la cura del benessere psicofisico, degli ambienti personali e comuni. “A sei mesi dall’inizio di questa accoglienza e convivenza con le ragazze, possiamo dire – afferma suor Valentina Robazza, coordinatrice del progetto – che è una sfida, ma soprattutto una gioia, accompagnare le giovani in questa fase di crescita. Il clima di famiglia interno alla casa (abitata anche dalla comunità religiosa, dalle postulanti e dalle studenti del Collegio universitario) e la rete tra operatori, benefattori e volontari, sono le grandi risorse che stanno permettendo l’accompagnamento verso l’autonomia. Le giovani del progetto A3 si stanno dimostrando collaborative, coraggiose e ricche di talenti da riconoscere e spendere per la loro vita e per il bene della società civile”.
La fantasia della carità educativa ha suscitato queste realtà attualizzando lo spirito di Mornese, luogo della prima fondazione delle Salesiane, che vive oggi nel cuore di ogni Figlia di Maria Ausiliatrice.
Tratto da “La voce e il tempo” di domenica 25 settembre 2022
Per la nostra Ispettoria Piemontese erano presenti:
Fra i relatori: sr Piera Cavaglià, Segretaria Generale dell’Istuto delle Figlie di MAria Ausiliatrice e ora direttrice a Nizza Monferrato e Angela Bertero del Vides Main.
Come partecipante: sr Marisa Fasano.