Li abbiamo osservati in questa serie di mercoledì in cui si è snodato il corso di preparazione che il Vides Main ha proposto agli adolescenti che hanno espresso la disponibilità ad impegnarsi come aiuto animatori nel Centro Estivo e dentro di noi si è fatto strada un desiderio.
Hanno risposto in più di trenta, tutti tra i 15 e i 18 anni e noi, durante queste serate, avremmo voluto che quelli – e non sono pochi – che li definiscono sdraiati, pigri, indifferenti potessero vederli, ascoltarli, avvicinarsi al loro mondo, senza dubbio, un po’ misterioso ma abitato da tante emozioni che rischiano di renderli fragili e perennemente in conflitto con la società degli adulti.
Perché, se è innegabile che spesso dormono quando il resto del mondo è sveglio e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo, che la rabbia, l’amore e la malinconia si alternano in modo repentino nel loro animo, che “i non detti” che hanno dentro sono infiniti e faticano ad esternare i dubbi e le paure, che il cellulare e i social sono per loro indispensabili, è altrettanto vero che scegliere di camminare loro accanto permette agli adulti di affacciarsi su scenari inediti. Consente di capire meglio il loro bisogno di autonomia, di trovare il coraggio di chiedersi se questa generazione che si è allungata – come dice lo scrittore Michele Serra – orizzontalmente nel mondo, da quella posizione, forse, riesce a vedere meglio cose che “gli eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.
A noi è accaduto, li abbiamo guardati misurarsi con i tre “paracarri” del Sistema Preventivo, quelli dell’Amorevolezza, della Ragione e della Religione , riflettere sulle caratteristiche che un aiuto animatore deve possedere, sulle motivazioni che li hanno spinti a dedicare i mesi di vacanza ai più piccoli e poi confrontarsi con le tecniche di animazione, scatenarsi nei giochi e nei balli, riempire di entusiasmo il grande spazio del nostro Centro “La Finestrella”.
Uno spazio in cui è presente gran parte del mondo …si tratta, infatti, di un gruppo nel quale, pur tra le discussioni e i battibecchi tipici dell’età che stanno attraversando, vivono accanto serenamente tante culture che provengono da Paesi diversi…Marocco, Egitto, Tunisia, Nigeria, Congo, Perù, Romania, ex Jugoslavia, Serbia e, naturalmente Italia. E non sono palesi tra loro gli steccati che non di rado gli adulti costruiscono, a volte sullo stesso pianerottolo, forse perché la maggior parte è cresciuta al Vides Main dove si respira lo spirito di famiglia e ogni giorno, anche se con fatica, si matura nella convinzione che le differenze sono un valore.
La molla è stata che si sono sentii accolti dalla piccola comunità delle FMA che vive sul territorio e condivide passo, passo il cammino delle loro famiglie, si sono lasciati coinvolgere dall’entusiasmo di Francesca e di Katia, le educatrici che li hanno visti crescere, sono stati contagiati dalla carica di suor Erica di cui qualcuno ha detto “questa suora è un portento”, sono diventati ancora più amici e questo ha permesso di superare i dubbi, le incertezze, il timore di non essere capaci e di impegnarsi a restituire ai più piccoli i gesti di tenerezza che hanno ricevuto e le competenze che nella danza, nello sport, nel teatro hanno acquisito con l’aiuto di educatori che hanno saputo scommettere su di loro.
La formazione proseguirà fino alla vigilia del 13 giugno, giorno di inizio del Centro Estivo che quest’anno avrà come slogan “Ti racconto una storia…” e farà in modo che i bambini e i ragazzi possano incontrarsi con una serie di personaggi, giovani, donne e uomini che in un tempo vicino a noi hanno fatto dell’impegno per la vita, per gli altri, per il mondo la meta della loro esistenza.
Saranno tante le storie che parleranno di apertura, di solidarietà, di pace, la prima che la nostra comunità educante ha deciso di raccontare è proprio la loro. Una storia semplice, quella di un gruppo di adolescenti che, pur conservando tutte le caratteristiche della loro età, hanno deciso di mettersi a servizio, di collaborare a rendere il territorio in cui vivono uno spazio che sa prendersi cura di chi è piccolo, di chi è fragile e rischia di non avere voce.
Li affidiamo a Don Bosco e a Madre Mazzarello e siamo sicuri che suor Angela Cardani , che nei giovani ha sempre avuto una fiducia illimitata, li terrà per mano e sorriderà nel vedere che il suo sogno è al sicuro perché di giorno in giorno continua a contagiare altri sognatori.
E poi, questa edizione del Centro Estivo partirà con una marcia in più… il 20 maggio, durante la novena di Maria Ausiliatrice, la statua della Madonna è stata portata a spalle per le strade del nostro territorio, accompagnata da Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo emerito della nostra città. La processione si è fermata davanti al nostro Centro Aggregativo “La Finestrella” dove l’Arcivescovo ha affermato che il Vides Main fa un grande bene a moltissimi giovani e ha benedetto le sorelle FMA, tutti quelli che con loro collaborano e i bambini, i ragazzi, le famiglie che ogni giorno ne varcano la soglia.
Il Vides Main