“Mornese, terra di sole…” nonostante la tipica giornata autunnale dove la bruma la fa da padrona, si è acceso un raggio di sole ai Mazzarelli! Dopo la presentazione dello strumento di lavoro da parte della moderatrice del Capitolo Ispettoriale, sr Paola Casalis, e con opportune integrazioni dell’Ispettrice, sr Elide Degiovanni, sr Katia Roncalli, della congregazione “Suore Francescane Alcantarine”, ci ha presentato una profonda, ricca e toccante lectio divina sul brano che sta accompagnando il nostro capitolo ispettoriale: le nozze di Cana. Dalla mancanza, dalla povertà, dalla morte alla pienezza di vita donata da Cristo per intercessione di Maria. Dio visita il suo popolo nel tempo del limite e, proprio quando l’umanità sembra di non farcela più, l’acqua diventa vino, quel vino che nell’Antico Testamento ricorda l’alleanza, l’arrivo nella terra destinata al popolo eletto, il compimento delle promesse di Dio, il ristoro nel deserto, il viatico nel cammino. Il vino bello delle nozze di Cana mette in evidenza come la bellezza sia l’amore portato a compimento. Dopo la relazione dello stato della situazione, che apparentemente avrebbe potuto scoraggiare, ci si trova coinvolti dall’amore di Dio in cui l’acqua diventa vino!
Dopo il silenzio e la riflessione personale la condivisione diventa l’occasione di scambio di terre aride rifiorite al passaggio dell’ombra dell’Altissimo.
Nel pomeriggio sr Carmela Busia, consigliera ispettoriale della pastorale giovanile, modera la tavola rotonda dei giovani provenienti da diverse realtà dell’Ispettoria. Giovani simpatici, semplici e gioiosi che hanno semplicemente tratteggiato uno spaccato delle nostre comunità viste dai loro occhi. Se da un lato si sentono a casa, in ambienti sereni ed accoglienti e respirano il clima di famiglia, dall’altro vedono gli adulti distanti e spesso poco disponibili ad abbassarsi al loro livello; sentono la necessità di adulti più significativi, più testimonianti e più capaci di avvicinarsi a loro con semplicità e gratuità, come suggeriva sr Katia Roncalli, donne e uomini gioiosi perché abitati da Cristo. Parole semplici, sentite e toccanti che hanno messo un po’in crisi il mondo degli adulti.
Dopo il lavoro di gruppo, sintesi dei numerosi input ricevuti durante la giornata è la Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Michele Molinar, vicario ispettoriale dei Salesiani, in memoria di tutti i santi e rendimento di grazie per quanto ricevuto. Nell’omelia, simpatica e faceta, don Michele ha sottolineato il rischio di permanere nel pessimismo e la forza che, invece, deve avere il cristiano di restare a testa alta nella crisi, perché accompagnato e sostenuto da Cristo. L’eucaristia è resa più solenne dal gruppo di suore che hanno animato con la musica e il canto, degni di una cappella Sistina, le liturgie di questi giorni.
Chiude questa ricca e intensa giornata la buona notte di sr Elide Degiovanni centrata sul ricordo dei santi. L’Ispettrice, infatti, fa memoria dei santi della famiglia salesiana, richiamando in particolar modo quelli vissuti accanto ai fondatori, e la venerabile sr Teresa Valsè Pantellini, di cui l’Ispettoria Piemontese si fregia l’onore della presenza, ricorda, inoltre, i santi della porta accanto, le numerose persone che ci hanno accompagnato e ci sono state di modello nella nostra vita a cui dobbiamo perenne gratitudine.
https://youtu.be/7CnSvwMu8LY