Il primo maggio, verrà inaugurata l’Esposizione Universale Milano 2015 (Expo 2015). La Famiglia salesiana, con il Don Bosco Network e il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS), è tra le 13 organizzazioni della società civile partecipanti a quest’evento, a cui sono attesi circa 20 milioni di visitatori. Un’occasione unica per richiamare l’attenzione del mondo sui giovani, seguendo il tema “Educare i giovani, energia per la vita”. È un’opportunità unica, provvidenziale e sfidante per interagire quasi con il mondo intero (oltre 140 Nazioni partecipanti), per offrire il nostro apporto culturale ed educativo ispirato a Don Bosco, per far capire e testimoniare quanto sono importanti i giovani per la vita di ogni comunità sociale ed ecclesiale e per il pianeta intero.
Don Bosco partecipò all’Esposizione Generale a Torino nel 1884, durante la quale allestì diversi macchinari. Con tale allestimento mostrò “la ingegnosa opera con cui dallo straccio alla carta, al carattere, alla stampa ed alla legatura ottiensi il libro”, come testimonia egli stesso in una lettera.
La presenza salesiana a Expo Milano 2015 conterà su una struttura di circa 350 mq coperti, su un terreno di 747 mq, per tutti e 6 i mesi della durata dell’EXPO (1 maggio – 31 ottobre 2015, in gran parte coincidente con l’Anno Bicentenario di Don Bosco). Il padiglione avrà il nome di “CASA DON BOSCO” e sarà una struttura agile e polifunzionale in grado di ospitare conferenze, eventi, mostre, spettacoli.
Di seguito riportiamo il comunicato dell’iniziativa per l’Expo 2015 della Congregazione Salesiana. all’interno del cammino per il Bicentenario della nascita di Don Bosco.
«Era nell’aria. In questi mesi la voce circolava e se n’è parlato in diversi raduni nazionale e mondiali. Ma veder iniziare i lavori è altra cosa: è come un punto fermo, una certezza, un passo in avanti senza ritorno. Finalmente, dopo tante attese e rinvii, la ditta Rigamonti, che è la principale ditta costruttrice, è entrata in cantiere e ha iniziato i lavori. Detta così sembra facile, poche e semplici azioni: decidere, radunare gli operai, mettere in moto i mezzi e andare. Invece, si è partiti da lontano, mesi prima.
Ai primi di agosto 2014 c’è stata la decisione del Rettor Maggiore di edificare un padiglione della Famiglia Salesiana. Solo il 24 settembre si è avuta la certezza della disponibilità di un terreno su cui poter costruire Casa Don Bosco. Finalmente il 1 dicembre è arrivata la firma del contratto, ma la consegna ufficiale del lotto edificabile è avvenuta solo il 7 gennaio 2015, con un sopralluogo delle controparti. A questo punto è stato possibile iniziare il corso per l’uso della piattaforma di scambio con l’organizzazione di Expo e poi avviare le pratiche di accreditamento delle persone e dei mezzi che sarebbero entrati in cantiere.
E passo dopo passo siamo arrivati al punto da cui siamo partiti: il 4 febbraio il personale è entrato in cantiere e dopo aver verificato e pianificato gli ultimi preparativi sono iniziati i lavori
con un po’ di neve! Questo è quanto si vede nel primo video realizzato per mostrare i lavori in corso e per raccontare questo sogno che inizia a prendere forma.
A ben vedere, c’è poco da vedere! Ma come ci insegna l’esperienza la completezza arriva alla fine, al principio ci sono l’immaginazione, l’impegno, la costanza. Così è stato per Don Bosco, che ha iniziato a vedere l’Oratorio quando ancora non c’era, e a radunare giovani e ad avviare attività con la certezza che il Signore e la Madonna avrebbero trovato una casa per i suoi amati figli.
Casa Don Bosco parlerà di questo: del santo educatore dei giovani, nato quasi duecento anni fa; dell’amore e della dedizione per la loro educazione; della Famiglia Salesiana che da lui ha preso avvio e delle tante case nel mondo, che continuano la preziosa missione di formare buoni cristiani e onesti cittadini in terra, perché un giorno siano fortunati abitatori del cielo.
Casa Don Bosco racconterà, ma vorrà anche mostrare e presentare i testimoni del sistema educativo da lui promosso, cioè di coloro che ne hanno beneficiato o che lo stanno vivendo in prima persona: educatori e giovani, exallievi/e, amici di Don Bosco, piccoli e grandi, tutti coloro che possono attestare la bontà del sistema educativo del santo educatore.
Casa Don Bosco sarà uno spazio vivace e dinamico, abitato dai giovani, vera e meravigliosa energia di vita; una piccola casa ma capace di grande accoglienza e familiarità; e offrirà la possibilità di conoscere e approfondire quanto si sta cercando e di rispondere alle domande che sorgeranno.
Casa Don Bosco non è solo lì: è ovunque c’è un’opera salesiana, ovunque ci sono membri della famiglia salesiana ed educatori che si dedicano ai giovani, ovunque si rende presente il sistema educativo di Don Bosco. Expo Milano 2015 raccoglie il mondo, lo stesso in cui è presente l’opera della Famiglia Salesiana. Vogliamo così dare onore, ma anche continuità e slancio, alla nostra missione tra i giovani».
Tratto dal sito www.cgfmanet.org