La città di Nizza è stata prescelta da Don Bosco come luogo in cui ritirarsi nei brevi spazi di tempo che poteva ritagliarsi nell’indefessa attività a servizio dei giovani poveri di Torino. Le case della marchesa Balbo e della contessa Corsi erano sempre aperte ad accoglierlo, ed egli percorse spesso le vie della nostra città.
Quando lo invitarono a visitare il Santuario della Madonna e l’attiguo convento francescano, maturò subito il pensiero di restaurare la chiesa e portare a Nizza le suore dell’Istituto da lui fondato a Mornese. La scelta gli costò molto cara e dovette bussare a molte porte per raggiungere la forte somma richiesta.
Il suo primo pensiero fu per la gioventù femminile, che in quell’epoca non aveva accesso neppure all’istruzione di base.
Don Bosco è amato dai Nicesi, che lo percepiscono vivo nell’opera da lui fondata: la Scuola della Madonna. Lo si è constatato domenica 1° febbraio nella folla di ex allieve/i, ragazzi, genitori, insegnanti che ha letteralmente gremito il Santuario in ogni ordine di posti, per la celebrazione eucaristica presieduta da Don Gianni Rigo, splendidamente animata dalla Corale “Don Bosco” e rallegrata dall’esecuzione musicale con violini e flauti degli alunni/e della Scuola Primaria.
Il Bicentenario della nascita, come il passaggio l’anno scorso dell’urna insigne del Santo, è stata un’esplosione di festa, che ci dice quanta simpatia, ancora oggi, desta nel cuore di tutti don Bosco.
Dopo il classico panino di pane e salame per tutti, chi ha voluto ha potuto visitare le aule, i laboratori, la palestra e gli ambienti che continuamente si rinnovano per la vita scolastica che in essi si svolge.
sr Fernanda Lovesio