«IO CI STO!» Non è solo il titolo di una canzone di Francesco Sportelli che fungerà da “inno” della festa di apertura delle attività estive degli Oratori della Diocesi di Torino, ma vorrebbe essere la risposta convinta e sincera di tutti gli animatori al Mandato educativo che l’Arcivescovo conferirà loro domenica 8 giugno pv (info su www.upgtorino.it).
«IO CI STO!» rappresenta infatti l’esito dell’articolato e lungo percorso di formazione degli animatori e dei coordinatori dei nostri Oratori, iniziato a marzo nei quattro distretti – nella forma di attività serali – proseguito poi con altrettanti stage e due ritiri residenziali, a Forno di Coazze e al Colle don Bosco. La NOITORINO ha coordinato la complessità dell’organizzazione, che ha coinvolto direttamente il servizio educativo di alcune cooperative quali E.T., Animagiovane e Biosfera. Certamente, anche grazie alle osservazioni e ai suggerimenti fatti pervenire in spirito di autentica fraternità, resta ancora molto da fare per migliorare e perfezionare i cammini formativi degli animatori ma il grande sforzo di rilancio è stato ampiamente apprezzato e manifestato, attraverso la sorprendente adesione di migliaia di ragazzi ai diversi percorsi proposti dalla NOITORINO, cui va il sincero ringraziamento per la passione profusa in questo prezioso servizio agli Oratori.
«PER CHI VUOLE STARCI» era infatti lo slogan scelto per la formazione di quest’anno, nel desiderio di dare continuità al Convegno di ottobre u.s. sul tema delle generazioni in Oratorio. E la conclusione del percorso formativo non poteva che trovare concretezza se non nell’invito a manifestare il proprio impegno educativo («IO CI STO!») nella preghiera, con la Chiesa e davanti all’Arcivescovo.
Il significato del Mandato alla vigilia delle tante Estate Ragazzi e dei campi estivi dei nostri Oratori risiede proprio in questo: recuperare il senso dell’animazione in Oratorio come forma di appartenenza alla Chiesa e del servizio educativo come espressione del mandato missionario, affidato dal Signore Gesù ad ogni battezzato. È urgente infatti intercettare il rischio che, in generale, corre tutto il mondo del volontariato, di essere percepito soltanto nella prospettiva di una personale e spesso autoreferenziale autodeterminazione. Occorre invece richiamare il fatto che l’Oratorio – in quanto Chiesa – precede il singolo e che “accoglienza per tutti” non significa autoreferenzialità ma stile sinodale, di comunione, di condivisione: solo la comunione con Dio e la Chiesa fanno la differenza tra l’Estate Ragazzi in un Oratorio e in qualunque altro pur qualificato centro estivo.
Tuttavia l’appuntamento di domenica 8 giugno è particolarmente provocante per un secondo ordine di motivazioni: il luogo scelto è il SUMMER CAMP del Centro Commerciale Le Gru di Grugliasco, via Crea 10. Circa due anni fa l’Arcivescovo aveva posto l’attenzione sulla necessaria dimensione missionaria che dovrebbero avere i nostri Oratori, con attività e proposte che sappiano raggiungere e incontrare i ragazzi e i giovani, senza limitarsi ad attenderli in Oratorio.
Il Mandato al SUMMER CAMP è una scommessa: si tratta di coniugare l’appartenenza ecclesiale nella forma richiesta da Papa Francesco, di una Chiesa “in uscita”, di animatori ed educatori che sappiano essere testimoni sempre, anche in luoghi “altri” in cui ci si sente forse meno sicuri e più esposti a “rendere ragione della speranza” del proprio essere animatori di Oratorio.
Dalle ore 15 alle ore 17.30 musica, balli, giochi, attività di palestra di roccia, di baseball e di altro genere daranno la cornice festosa alla preghiera finale con Mons. Nosiglia, al cui gesto di mandato sono invitati ad unirsi tutti i responsabili delle attività estive – coordinatori ed educatori laici, preti, diaconi, religiosi e religiose. La loro presenza accanto all’Arcivescovo esprimerà così molto concretamente ai nostri animatori il senso della comunione con il Signore Gesù e con la Chiesa diocesana, anche in quella “Galilea delle genti” che sono oggi i centri commerciali.