CONVEGNO CONCLUSIVO DEL PROGETTO STUDIA CON ME, 29 MAGGIO 2014. BIBLIOTECA COMUNALE DI MONCALIERI.
Il progetto “Studia con Me” dedicato alla Peer Education che salesianamente possiamo definire con lo slogan Giovani per i Giovani, si integra perfettamente in tutte quelle attività volte al rinforzo del senso di autoefficacia che fa da base al successo scolastico. Di fronte alle esigenze dei tempi che cambiano rapidamente e che richiedono competenze sempre più flessibili e capacità multitasking, i giovani spesso affrontano il contesto scolastico con difficoltà, vivendolo come “estraneo” rispetto al loro stile di vita. Molto spesso i problemi legati al vissuto scolastico sono ingigantiti dagli studenti che li vivono, proprio perché non sanno come affrontarli o hanno timore di condividerli con i professori, che rappresentano una categoria di riferimento importante ma anche “distaccata”. Ecco che così una semplice “difficoltà” può trasformarsi in un “blocco”, una serie di trascuratezze può dare adito all’instaurarsi di lacune importanti che possono compromettere il percorso dello studente.
Proprio aspetti quali la paura di dimostrare le proprie insicurezze e lacune, la difficoltà di trovare un giusto approccio allo studio, la complessità nell’organizzarsi rispetto ai tempi e l’incapacità di mantenere una costanza nell’applicazione sono fra le più comuni situazioni che portano comunemente all’insuccesso scolastico.
In casi simili, una strategia di peer education si può rivelare fondamentale per motivare, sostenere e incoraggiare lo studente ad attivare una serie di atteggiamenti e comportamenti che possono trasformare anche una situazione già parzialmente compromessa in una di successo. Infatti, la peer education è un approccio educativo che punta fare dei ragazzi stessi i soggetti attivi della propria formazione, coinvolgendoli in un modo di operare completamente diverso rispetto ai tradizionali metodi di formazione.
Attraverso la peer education e i percorsi come “Studia con Me”, non sono più solo gli insegnanti (adulti) a trasferire i contenuti e le esperienze, ma sono gli studenti stessi che si confrontano fra loro rielaborando i problemi ed immaginando strategie efficaci di soluzione, ovviamente con l’appoggio e la collaborazione di adulti ed insegnanti di riferimento.
Per quanto riguarda il territorio del chierese, le scuole superiori hanno aderito al progetto, memori anche delle esperienze attivate negli scorsi anni (l’ultima due anni fa) che avevano avuto un ottimo riscontro.
Il progetto è stato presentato ai docenti referenti per l’orientamento delle scuole superiori del territorio durante una riunione tenutasi presso il Comune di Chieri ad inizio anno scolastico. In tale occasione, è stato dettagliatamente descritto l’intero iter previsto dal progetto che, oltre alla fase di formazione dei peer scolastici, prevedeva il rinforzo delle competenze degli allievi del biennio attraverso il supporto dei peer universitari.
La formazione dei peer scolastici ha avuto successo: la partecipazione è stata alta e continuativa per la netta maggioranza degli allievi coinvolti, dain questionari di reazione somministrati è emersa una notevole soddisfazione su tutti gli aspetti: organizzazione, tempistiche, contentuti.. Gli studenti- peer frequentavano la classe terza superiore presso le scuole superiori del Chierese (Liceo Monti- indirizzo classico, scientifico e linguistico, Istituto Tecnico Professionale Vittone, Liceo Pascal e Centro di Formazione Professionale Santa Teresa). La diversa provenienza degli allievi è stata un elemento valorizzante del percorso, perché ha permesso un reale scambio di opinioni, conoscenze, esperienze tra i partecipanti già in sede di formazione.
Le lezioni del percorso di formazione sono hanno toccato temi quali la motivazione, il metodo di studio, la comunicazione, la gestione delle relazioni e del gruppo classe attraverso l’analisi e la presentazione di casi pratici da risolvere, particolarmente apprezzati per il loro realismo e per la coerenza con il vissuto che i peer stessi hanno sperimentato a scuola.
Il corso di formazione è terminato a Dicembre; in seguito, i peer scolastici sono stati “utilizzati” come supporto e risorsa in diverse attività proposte dai diversi Istituti: sportelli di ascolto, giornate porte aperte, interventi presso la radio locale “radio Chieri” e, nel caso del Liceo Monti anche come affiancamento ai peer universitari durante la seconda trance del progetto.
Questa è partita nel mese di marzo, quando sono stati attivati 4 gruppi di sostegno agli studenti del biennio in difficoltà, con incontri a cadenza settimanale della durata di due ore che sono terminati questa settimana. In particolare l’idea di fondo mirava all’attivazione di relazioni educative significative fra giovani delle superiori e studenti universitari, per stimolare entrambi a seguire con interesse e valorizzare il proprio percorso culturale e scolastico.
I quattro peer universitari erano tutti ex studenti del Liceo Monti, ora frequentanti l’Università. Si è così creata una forte continuità tra gli studenti del biennio che hanno usufruito del progetto, peer scolatici del triennio e peer universitari ex allievi.
L’aspetto maggiormente evidenziato dai questionari di reazione dagli studenti che hanno partecipato ai gruppi studio è stato proprio la soddisfazione relativa alle capacità dei peer universitari di trasmettere conoscenze e di fornire strumenti per il metodo di studio in modalità alternativa alla classica lezione scolastica, rinforzando gli apprendimenti e le competenze cognitivo relazionali degli allievi. Un altro importante aspetto è stato la “dimensione di gruppo” in cui si sono svolte le attività: il gruppo stesso si è rivelato una risorsa per l’apprendimento e un ambiente che ha permesso la crescita ed il cambiamento dei singoli.
In sintesi, mi sento di poter affermare che questo progetto è stato un successo, nonostante alcuni aspetti possano essere ancora migliorati, in quanto ha permesso un notevole miglioramento sotto il profilo personale e scolastico di tutti gli allievi coinvolti.
Tra gli esiti più significativi, evidenziati anche dagli insegnanti che hanno seguito il progetto, posso ricordare:
- Un miglioramento delle competenze relazionali e delle capacità di esposizione di fronte agli altri
- Un atteggiamento più sereno e fiducioso nel contesto scolastico
- Un notevole incremento nella motivazione
- Un progresso nella capacità di pianificazione del proprio tempo
- Un potenziamento del metodo di studio attraverso l’acquisizione di nuove strategie
- Una maggiore consapevolezza relativa ai propri obiettivi
Annalisa Panero, formatrice del CIOFS FP Chieri